" Superare i propri limiti "... quante volte l'ho letto, quante volte distrattamente l'ho sentito.  Che poi a pensarc...

La mia sfida: Spartan Race Orte 2017

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"Superare i propri limiti"... quante volte l'ho letto, quante volte distrattamente l'ho sentito. 

Che poi a pensarci i limiti cosa sono? 
Sono delle gabbie che ci auto imponiamo, dei confini che autonomamente ci diamo, dei vincoli che arbitrariamente decidiamo... ma perché? Quand'è che esattamente capiamo ciò che possiamo fare e ciò che non possiamo fare? 
Ora ho la risposta: non lo capiamo mai finché non PROVIAMO. 


Ecco provare è stata la parola chiave di questa esperienza, un tentativo come un altro, un modo per evadere dalla routine che poi è diventato una sfida. Una sfida indiretta contro chi ha riso e mi ha bonariamente preso in giro quando gli ho detto che avrei partecipato...ma soprattutto una sfida con me stessa, il mio corpo, la mia resistenza e i miei limiti. Fango, pioggia, lotta, cadute, corse, pesi, graffi e un traguardo che sembrava lontanissimo, impossibile da raggiungere. 


Per tutti sono da sempre "La Moroni", quella ragazzetta carina, sempre infiocchettata, che non perde occasione per indossare i suoi tacchi dodici. Sono quella che non ama i fiori perché ha paura degli insetti che potrebbe trovarci dentro, che non si fa il bagno ad Agosto perché l'acqua è comunque troppo fredda, ma sopratutto sono quella che si iscrive in palestra e non ci va mai.


Effettivamente questa sono io...ma per un giorno ho trovato la forza per tuffarmi nel fango, strisciare sotto il filo spinato, nuotare nell'acqua gelata di un fiume, trascinare pesi impossibili, camminare con una catena sulle spalle, e correre trasportando un tronco, tutto per 15 lunghissimi chilometri.
Tutto solo per poter dire "ce lo fatta!", contro ogni aspettativa io ce l'ho fatta! Ho ottenuto da me stessa più di quello che io stessa pensavo di poter effettivamente fare.


Sapevo di non avere l'allenamento necessario per correre per una tale distanza, quindi ho spento il cervello e ho iniziato a camminare, svelta, sveltissima, affrontando un ostacolo dopo l'altro senza neanche pensare a cosa stessi effettivamente facendo. Ci sono stati momenti in cui le gambe mi facevano malissimo, ma non hanno mai smesso di muoversi, e passo dopo passo sono arrivata, incredibilmente superando tutte le paure che in altre occasioni mi avevano bloccata.


A distanza di dieci giorni guardando i lividi che ancora ho sono felice di essere arrivata alla fine, soddisfatta del risultato,  certa che senza i miei amici che mi hanno sostenuta in tutto il percorso non ce l'avrei fatta... mi hanno aiutata a superare gli ostacoli del percorso, ma soprattutto hanno spronata per superare gli ostacoli mentali che da sola mi ero creata.

Un po' come nella vita... le belle persone di cui ti circondi sono la tua forza.



























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